venerdì 29 maggio 2015

Smemorati e convertiti


Puntuale come la morte, alla vigilia delle elezioni compare il solito foglietto denigratorio, di cui qualcuno ha una vera e propria specializzazione ripetitiva, a cadenza quinquennale.
Un opuscolo del SAC (Saronno al Centro) si diverte a vomitare ingiurie contro gli altri candidati a Sindaco, mettendo in bocca ad anonimi cittadini (“espressioni raccolte tra la gente”) frasi evidentemente studiate a tavolino, peraltro con non poche inesattezze temporali e salti logici.
Facciano pure, sono bravissimi nell’azione diffamatoria, che risponde al preciso dettato in cauda venenum.
Peccato, però, che scagli la prima pietra chi ha peccato (politicamente, sia ben chiaro) e peccato tanto, anche se casualmente finge di non rammentare.
Da dove vengono i santi padri fondatori  di questa lista che di civica ha solo il nome? In che cosa consiste la loro verginità? Dov’erano costoro sino ad un paio d’anni fa? Non hanno rivestito, per caso, la carica di segretario di Forza Italia, che ha portato a due sconfitte brucianti nel 2009 e nel  2010? E come mai non hanno avuto il coraggio di presentarsi in proprio e non tramite un terzo come candidato a Sindaco? Qualcuno non è stato Assessore per cinque anni con il Sindaco Gilli e Consigliere Comunale per almeno otto, nei banchi del PDL? E altri nei pingui Consigli d’Amministrazione di un noto gruppo ferroviario?
Gonfi di solidarietà e di buona, ottima volontà, in prima fila ad ogni manifestazione pubblica, civile e religiosa, inclusi i funerali, sono un po’ smemorati… Sarà lo stress da prestazione.
Ma le fotografie parlano da sole... basta guardarle e si capisce bene, al di là di ogni ragionevole dubbio, chi stia dietro e governi SAC, con dovizia di mezzi.
Lo sguardo amorevole, smodato del Fondatore abbraccia e sovrasta il candidato ufficiale.
Come in uno spettacolo di ventriloqui, che dànno voce ad innocenti manovrati.
La politica è un’altra cosa, non si nutre di maldicenza, di mal represse invidie e gelosie, insufficientemente celate con l’ostentata virtù solidale; noi non abbiamo bisogno di aprire gli archivi, abbiamo ottima memoria.
Tanti auguri al candidato Sindaco di SAC; ottima persona in discutibile compagnia; ha imparato in fretta; nel suo appello agli elettori ha solo parlato male degli altri: argomentazioni formidabili.



Un altro amabile personaggio, amico di lunga data, come si professa, è stato Presidente del Consiglio Comunale dal 1999 al 2004 ed Assessore ai Lavori Pubblici dal 2004 al 2009, quando il Sindaco si chiamava Pierluigi Gilli.
Oggi, com’è suo pieno diritto, sostiene altri, di cui loda spessore e capacità, e rivendica la purezza (magari anche la bellezza, come taluni suoi nuovi sodali) del genuino centro-destra a cui aderisce.
Dà una muscolosa martellata la vigilia delle elezioni, con tempismo da primato; bravissimo come sempre, fonda le sue affermazioni non sulla qualità della sua coalizione, con lo zelo del neoconvertito, ma sulle critiche e sui sospetti (che insinua con dovizia da consumato argomentatore) che la mia coalizione sia votata alla sinistra. È riuscito a strapparmi un sorriso; dare a me, anche indirettamente, del sinistrorso è davvero curioso, fantasioso... (eppure, Lui mi conosce….).
Certamente, rispetto alle primavere di bellezza, che richiamano direttamente l’inno Giovinezza, la mia alleanza è scandalosamente spostata verso il centro; ma il centrodestra vero, senza il trattino, noi lo rappresentiamo coerentemente con le stesse, identiche maggioranze, di cui Dario Lucano è stato convinto partecipe dal 1999 al 2009, in ruoli apicali, quando la sua Lega bien aimée era all’opposizione.
Dov’è, dunque, la differenza? Parliamo di Saronno, richiami strumentali ad altri livelli e acredini personali non c’entrano nulla, sono fuorvianti e servono solo a fare confusione.
La differenza non c’è; noi siamo i moderati di sempre, felici di non urlare e di fare riferimento al Partito Popolare Europeo, ciascuno con le proprie specificità.
Piuttosto, è il nostro contraddittore che ha perso, con i suoi nuovi amici e sodali, un pezzo importante: il centro; gli è rimasta la destra e buon pro gli faccia, è del tutto legittimo¸ vada dove lo porta il cuore.
E non si vergogni, nemmeno implicitamente, di stare dov’è, cioè a destra; non è una bestemmia; ha trovato un’altra casa accogliente, dopo qualche trasloco; il cambiamento, la conversione gli fanno bene; come ha benissimo operato nelle mie Amministrazioni, di cui forse ricorda poco; io continuo ad essergliene grato, ma lo sussurro soltanto, non vorrei metterlo in imbarazzo coi suoi attuali alleati, in una casa dove si agisce istintivamente e di pancia, spicciativamente, con la stessa passionalità del mio ex Presidente ed ex Assessore. Forse si è accasato una volta per sempre ed ha trovato ciò di cui era alla ricerca, provando e riprovando. Primavera di bellezza. Ritorno alle origini.
Facciamocene rispettosamente una ragione: oggi abbiamo a Saronno alleanze politiche omogenee, forse dispersive, ma coerenti al loro interno; La Lega ovviamente voleva cogliere l’attimo favorevole e avere il comando delle operazioni; prima, c’erano fin troppi equivoci, correnti, dispetti. Non tutto il male vien per nuocere, non occorre denigrare i competitori, è di cattivo gusto, di doman non c’è certezza, le parole pesano come macigni, rendono difficile conciliarsi se gli eventi lo richiedono. La prudenza è una virtù, come la misura.  L’essere distinti è una ricchezza, non una iattura.
Ancora un paio di giorni e l’arbitro unico deciderà: i Saronnesi. Che siano rose o che siano spine, avranno comunque ragione loro, è la democrazia, non un destino cinico e baro.
Buona fine settimana, con tanto miele al posto dell’inutile fiele.
E che si vada alla urne!



  

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