sabato 29 giugno 2013

La nostalgia



1961, 52 anni fa, sul battello, davanti alla punta di Balbianello (lago di Como)

Sono emotivo; mi sono svegliato commosso con il pensiero di mia Madre e di mio Padre; sono qui grazie a loro, il cui ricordo è vivo, nonostante le dimensioni diverse. 
Il mondo continua, le generazioni si susseguono, una catena infinita, di cui sono solo un anello, insieme a mia moglie, ci seguono già i nostri figli. 

1962, 51 anni fa, a Barzesto di Schilpario (BG), con il cane Brill

LVII


Come corre il tempo...
Mi càpita sempre più spesso di dirmi: "mi sembra che fosse ieri..." e, invece, quel fatto, quella persona risalgono a qualche decennio fa...
Be', per lo meno la memoria è ancora buona, perché i ricordi importanti non svaniscono, sono custoditi con cura nella mente.
57 finiti..., spero di vederne ancora un po'. 
Dominus adiuvet!
Nelle more, mi burlo da solo: mi vedo come se avessi quattro secoli... Vanitoso.
Bona tempora currant!

venerdì 28 giugno 2013

Mistakes


Ieri sera, davanti ad un solo cittadino-spettatore, si è tenuta nella Sala Vanelli la rappresentazione dell’atto unico “Mistakes – l’affondamento del regolamento”, conclusosi con un mesto ritiro del copione da parte della presidenzial-regìa, dopo un’ansiosa sospensione della recita richiesta dal primo attore Democratico.
Ripetizione della pièce, previamente emendata, il prossimo 3 luglio, stessa sala, stessi attori.
Fuor di metafora, l’ennesima figuraccia politico-amministrativa di una maggioranza decisamente incapace di presentare un regolamento decente; e dire che agl’ìncliti i regolamenti piacciono un sacco, poiché ne sparano a raffica di nuovi, per riempire gli ordini del giorno del Consiglio Comunale, altrimenti striminziti e privi di argomenti significativi per incapacità progettuale; a furia di regolamenti e di ordinanze, pieni di divieti e di imposizioni, i Saronnesi si vedranno disciplinata minuziosamente la loro vita quotidiana secondo le visioni antropologiche dei transeunti reggitori, che hanno lo scopo evidente di riformare il cittadino a loro immagine e somiglianza: soffocante.
Il regolamento in discussione ieri sera, però, non era uno scherzo: si trattava di attuare la TARES, la tassa che sostituirà l’attuale TARSU per il pagamento della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti (cui sono stati aggiunti dalla legge nazionale altri servizi, con un aumento per i cittadini che il Santo Assessore ha sussurrato pudicamente che sarà verosimilmente del 30 – trenta – per cento).
Argomento di estremo interesse, quindi, poiché determina la base di calcolo della nuova tassa.
Il testo presentato, come ripetutamente ribadito dal Presidente del Consiglio, è stato elaborato da una Commissione, che vi ha lavorato in ben 11 (undici) sedute, partendo dal regolamento-base redatto dal Ministero competente.
Un lavoro indubbiamente meritorio, che però ha prodotto un disastro, come prontamente segnalato da Consiglieri di opposizione: commi ripetuti, definizioni ambigue, dettagli ultra legem, linguaggio oscuro, estensioni vietate, eccezioni finte, disparità di trattamento, contraddizioni recidive, parti indeterminate: un regolamento inapplicabile, foriero di un contenzioso infinito, inapprovabile.
A precise richieste di chiarimenti delle minoranze, l’Amministrazione (elettiva e dei funzionari) non ha saputo dare risposte, se non qualche balbettìo inconcludente, nell’imbarazzo dei Consiglieri di maggioranza, messi di fronte all’ennesima, dura realtà.
Ho chiesto il ritiro dell’inammissibile provvedimento, per sottoporlo al setaccio di una revisione profonda e per renderlo leggibile e sottoponibile ad approvazione.
La maggioranza si ritira in conclave, preso atto del rinnovato pasticcio; non sapendo che pesci pigliare (questo regolamento dev’essere necessariamente approvato prima del bilancio preventivo, già fissato per la seduta del prossimo 3 luglio), si chiama a soccorso l’opposizione, per trovare una soluzione condivisa, che sarebbe potuta essere, nella mente degl’ìncliti, l’approvazione del regolamento così com’era, con riserva di successive modificazioni, sentito il parere del Ministero.
Giacché i Consiglieri di minoranza non hanno scritto sulla fronte “Jo Condor”,  come si cantava in una simpatica réclame di una merendina degli anni ’70, tale proposta è stata ritenuta irricevibile.
Dopo ulteriori negoziazioni, si è stabilito che i funzionari competenti prepareranno un nuovo testo per il 3 luglio, fondato essenzialmente sul regolamento-tipo ministeriale, che sarà preventivamente sottoposto per e-mail a tutti i Consiglieri Comunali, così da poterlo approvare in tempo.
Attendiamo a pié fermo il nuovo elaborato, con l’auspicio che l’Amministrazione si renda conto di tre princìpi essenziali, quelli che salverebbero dalla figuraccia da dilettanti allo sbaraglio:
1°) di metodo: che i regolamenti, soprattutto quelli che intaccano le tasche dei cittadini, devono essere predisposti anzitutto da tecnici e solo dopo sottoposti alle Commissioni; solo in questo modo e tenendo sempre severamente d’occhio le regole della tecnica legislativa è possibile evitare indigeribili collages, che il più delle volte assomigliano ad arlecchinate ecumeniche prive di sostanza giuridica;
2°) politico: che non è vero che la politica può tutto; quando si redigono delle norme, bisogna rispettare l’ordinamento, anche se non piace, non invadere le competenze e le attribuzioni superiori, non tentare compromessi stravaganti per accontentare i suggerimenti di tutti e produrre, in tal modo, temini di sociologia, non di diritto;
3°) linguistico: che i testi devono essere scritti in un linguaggio chiaro, semplice, senza rinvii, eccezioni, deroghe, comprensibile da parte di chiunque e non ambiguo o alternativamente interpretabile e fonte di controversie bizantine.
Vedremo se in questi pochi giorni – auspici i Santi Patroni Pietro e Paolo che domani festeggeremo – la gestazione del Regolamento applicativo della TARES (di per sé già indigesta e costosa) si concluderà con un risultato coerente: nell’interesse dei Saronnesi, confidiamo ancora (nonostante la recidiva dei molti, troppi provvedimenti ritirati perché affetti da macroscopici errori) nel ravvedimento operoso della distratta Amministrazione.


giovedì 27 giugno 2013

Sua Maestà il peperoncino


Sono un estimatore affascinato del peperoncino, di cui amo i colori, il portamento e, soprattutto, la piccantezza e l’effetto purificante.
Ne coltivo (rectius: tento di coltivare) una quindicina di varietà in un angolo del giardino, adattato a mini-orto, insieme ad altre erbe odorose: basilico, salvia, prezzemolo, timo, timo citroneo, santoreggia, origano, menta, mirto, elicriso, assenzio, sedano, aglio, maggiorana, erba cipollina, rosmarino, alloro, lavanda.
La mattina presto (o anche in pieno sole) mi dedico alla quotidiana manutenzione: innaffio, rimuovo le foglie secche, zappetto la terra, controllo i tutori e la crescita, concimo: un momento di vero relax per il corpo e per la mente.
Già penso al raccolto, che m’immagino abbondante, ed ai succosi e coloratissimi peperoncini, da mettere da parte per l’inverno, dopo averli fatti appropriatamente seccare e, in buona misura, ridotti in polvere.
Un guadagno anche per la pelle: senza accorgermi, mi sono pure abbronzato, stando a lungo chinato o in ginocchio davanti a Sua Maestà il Peperoncino.
Con una riflessione … antica: «minimeque male cogitantes sunt qui in eo studio occupati sunt»  («e coloro che si dedicano all'agricoltura non sono tratti a cattivi pensieri») (Marco Porcio Catone, “De agri cultura”, prefazione).

mercoledì 26 giugno 2013

Il botellón 0.2


Scrivevo lo scorso 23 aprile 2013, a commento della neo-ordinanza che vieta il consumo di bevande alcooliche nei luoghi pubblici di tutto il territorio comunale saronnese: “si tratta della solita, maldestra propaganda, per attutire - in questo caso - l'effetto politico di un provvedimento che io personalmente condivido, ma che sarà sicuramente indigesto per chi sostiene questa Amministrazione (chissà se un partito libertario dell'attuale maggioranza protesterà ed organizzerà un botellón in piazza come allora, contro la mia ordinanza illiberale.... O quella di oggi, emessa da un Sindaco illuminato, avrà effetti taumaturgici perché di sinistra?)”.
Non un partito libertario, ma un noto gruppo imperversante ha organizzato impunemente un primo botellón in piazza Libertà; il Sindaco transeunte ha dichiarato di non saperne niente (Pinocchio è un dilettante, a confronto); nel frattempo, alcune contravvenzioni sono state – come suol dirsi – elevate a carico di alcuni cittadini dalla zelante Polizia Locale, all’uopo comandata.
Ora si organizza un altro botellón, lo 0.2, venerdì 28 giugno, alle ore 19.00, sempre in Piazza Libertà:  addirittura, l’evento è reclamizzato nel web con un’apposita pagina in Facebook e tutta la stampa locale ne parla diffusamente.
Il Sindaco transeunte non potrà non sapere… , a meno che non sostenga di essersi ritirato (temporaneamente) nel silenzio e nell’isolamento di una trappa di stretta clausura.
Che succederà? Da Ufficiale del Governo ordinerà alla Polizia Locale di elevare contravvenzioni di massa, com’è suo dovere di autore dell’ordinanza? Darà corso alla repressione?
O tale ruggito di potenza sindacale si trasformerà in un belato da grida manzoniana?
Attendiamo gli eventi: la coerenza non è di tutti, ma per un Pubblico Ufficiale è un obbligo di legge; soprattutto per i neoconvertiti. 

P.S.) E come la mettiamo con questa notizia, tratta da "La Prealpina"http://www.prealpina.it/notizie/saronno/2013/6/25/lo-spirito-della-legge/2437520/55/ ? La legge non è uguale per tutti?

Il ben servito anche ai benemeriti "Nonni Amici"?


In relazione alle reazioni provocate dalla notizia che l'amministrazione Comunale sospende (o sopprime) il benemerito servizio di vigilanza di scuole e parchi e dell'attraversamento stradale svolto da anni con grande successo dai "Nonni Amici", ho presentato la seguente interrogazione a risposta scritta

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
(ART. 37 DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE)

Al Signor Sindaco, Dottor Luciano Porro

            Il sottoscritto Prof. Avv. Pierluigi Gilli, n.q. di Capogruppo del Gruppo Consiliare “Unione Italiana”, si rivolge alla S.V., ai sensi dell’art. 37 del Regolamento del Consiglio Comunale, nell’esercizio della propria funzione ispettiva,
premesso
i.        che dalla stampa si apprende che il servizio dei c.d. “Nonni Amici”, prestato da anni per la vigilanza delle scuole, dei parchi, dell’attraversamento pedonale dei bambini viene sospeso per sopraggiunte norme che lo impedirebbero e per carenza di fondi;
ii.     che tale servizio, svolto da volontari dell’associazione Carabinieri in congedo e Associazione Nazionale Alpini, del costo di circa € 15.000,00 l’anno per spese di assicurazione per la r.c. e per rimborsi, è stato ed è unanimemente apprezzato non solo dagli utenti, ma dalla cittadinanza tutta, che da sempre si rivolge grata ai “Nonni amici”, con i quali si sono instaurati importanti e costruttivi rapporti di fiducia;
iii.   che la decisione di sospendere (se non di sopprimere) il servizio dei “Nonni Amici” ha destato viva preoccupazione, notevole allarme, disfunzioni organizzative ed energiche proteste degli utenti e della cittadinanza;
ciò premesso
interroga per sapere
1.      quali siano specificamente le norme sopraggiunte (leggi, atti aventi forza di legge, regolamenti) che renderebbero impossibile la prosecuzione legittima del servizio dei “Nonni Amici”;
2.      se l’Amministrazione, nel caso di vincolatività comprovata di tali norme, non intende istituire legittimamente e con quali mezzi economici un servizio alternativo per il presidio delle scuole e dei parchi cittadini, a beneficio soprattutto dei più giovani utenti delle scuole elementari e medie;
3.      se l’Amministrazione non ritenga di finalizzare un’adeguata parte dei proventi delle contravvenzioni stradali ed amministrative (incluse le violazioni alla recente ordinanza di divieto di consumazione di bevande spiritose in luogo pubblico) all’istituzione legittima di un servizio analogo a quello già svolto benemeritamente dai c.d. “Nonni Amici” o, ove possibile, alla conferma del medesimo servizio a cura dei “Nonni Amici”  stessi.
4.      se l’Amministrazione intende provvedere all’uopo in tempi brevi e quali, atteso che il prossimo anno scolastico inizierà il 1° settembre 2013, nell’evidente urgenza di dare una risposta concreta alla cittadinanza.

Si rimane in attesa di risposta scritta entro il termine tassativo di cui al comma 2. del cit. art. 37 del Regolamento del Consiglio Comunale nonché, ai sensi e per gli effetti del combinato disposto dell’art. 5 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e ss. mm. e 2-bis della medesima, introdotto dall’art. 10, co. 2. della legge 18 giugno 2009, n. 69, di conoscere l’unità organizzativa competente e il nominativo del responsabile del procedimento de quo, nonché dell’Assessore delegato.
Ci si riserva, a risposta scritta ottenuta, di interessare il Consiglio Comunale con interpellanza e/o mozione.
Si ringrazia e si porgono distinti saluti.

Saronno, li 26 giugno 2013.

Prof. Avv. Pierluigi Gilli

Capogruppo di Unione Italiana