sabato 24 aprile 2010


Anche per noi si avvicina veloce il fatidico venticinquesimo di matrimonio: da non crederci, Marella, mi sembra che sia stato ieri il 25 aprile 1985.
Riguardando le fotografie di allora, mi avvedo che tanti non ci sono più; da ultimo la zia Carla, che a 98 anni ha portato via con sé la generazione prima della nostra: ci custodiscono dall’Alto; oggi la saluteremo per il suo lungo viaggio.
Qui, però, abbiamo i nostri figli, Marta, Filippo, Alberto, che – con la loro crescita - ci danno il senso del fluire del tempo e ci mantengono giovani: sono la continuità, pegno di eterno futuro nel succedersi delle generazioni: è in viaggio una bimbetta, per cui saremo presto prozii.
Sono grato a mia moglie di poter dire che, se tornassi indietro, vorrei replicare quanto abbiamo avuto e vissuto insieme in questi cinque lustri; né più, né meno.
Anche le ombre, che pure mi sembrano molto meno numerose delle luci.
Grazie! Sono consapevole che ha “sopportato” più di me.
Procedamus, enim, sine metu usque ad consummationem temporis nostri: ad maiora.
Insieme.
Inaspettatamente, abbiamo ricevuto anche il telegramma con la benedizione del Santo Padre, per noi e per i nostri parenti e amici: bene dixit, che vogliamo di più?

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